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Festa di San Marcello                                                                        16 gennaio                                                                
feste - Anversa degli Abruzzi - ZoomFesta di S. Marcello(patrono) con messa solenne piccola processione per il paese e fuochi.
San Marcello, Romano, fu eletto papa nel 308 (esistono date discordanti sul giorno esatto dell’elezione) dopo un periodo di sede vacante in seguito alla persecuzione di Diocleziano e alle divisioni nate in seno alla Chiesa a causa dell’atteggiamento da tenere nei confronti dei cristiani che avevano tradito durante le persecuzioni e che chiedevano di essere riaccolti nella Chiesa. Morì martire il 16 gennaio 309 durente le persecuzioni di Massenzio. Sepolto in Roma, nelle catacombe di Santa Priscilla.
I resti sono deposti nell’urna antica in basalto verde all’altare maggiore di S. Marcello al Corso. Fino al IX secolo era venerato nel cimitero di Priscilla. L’Inventario (1870) indica nella chiesa anche la reliquia di un suo osso, posta in un reliquiario dorato a forma di testa.
San Marcello, avendo confessato la fede cattolica, per ordine del tiranno Massenzio, fu prima percosso con bastoni, poi destinato al servizio delle bestie sotto custodia, dove morì.

Festa di Sant'Antonio                                                                    17 gennaio
feste - Anversa degli Abruzzi - ZoomSant'Antonio nacque a Coma in Egitto (l'odierna Qumans) intorno al 251, figlio di agiati agricoltori cristiani. Rimasto orfano prima dei vent'anni, con un patrimonio da amministrare e una sorella minore cui badare, sentì ben presto di dover seguire l'esortazione evangelica "Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi e dallo ai poveri" (Mt 19,21). Così, distribuiti i beni ai poveri e affidata la sorella ad una comunità femminile, seguì la vita solitaria che già altri anacoreti facevano nei deserti attorno alla sua città, vivendo in preghiera, povertà e castità.
Si racconta che ebbe una visione in cui un eremita come lui riempiva la giornata dividendo il tempo tra preghiera e l'intreccio di una corda. Da questo dedusse che, oltre alla preghiera, ci si doveva dedicare a un'attività concreta che divenne il famoso motto Ora et labora, della regola benedettina. Così ispirato condusse da solo una vita ritirata, dove i frutti del suo lavoro gli servivamo per procurarsi il cibo e per fare carità. In questi primi anni fu molto tormentato da tentazioni fortissime, dubbi lo assalivano sulla validità di questa vita solitaria. Consultando altri eremiti venne esortato a perseverare. Lo consigliarono di staccarsi ancora più radicalmente dal mondo. Allora, coperto da un rude panno, si chiuse in una tomba scavata nella rocca nei pressi del villaggio di Coma. In questo luogo sarebbe stato aggredito e percosso dal demonio; senza sensi venne raccolto da persone che si recavano alla tomba per portagli del cibo e fu trasportato nella chiesa del villaggio, dove si rimise.

In seguito Antonio si spostò verso il Mar Rosso sul monte Pispir dove esisteva una fortezza romana abbandonata, con una fonte di acqua. Era il 285 e rimase in questo luogo per 20 anni, nutrendosi solo con il pane che gli veniva calato due volte all’anno. In questo luogo egli proseguì la sua ricerca di totale purificazione, pur essendo aspramente tormentato, secondo la leggenda, dal demonio.
Con il tempo molte persone vollero stare vicino a lui e, abbattute le mura del fortino, liberarono Antonio dal suo rifugio. Antonio allora si dedicò a lenire i sofferenti operando, secondo tradizione, "guarigioni" e "liberazioni dal demonio".
Madonna delle Grazie
feste - Anversa degli Abruzzi - Zoom La festa della Madonna delle grazie cade il 1 luglio, ad Anversa da circa 50 anni viene festeggiata la prima domenica di luglio ugualmente la Madonna della consolazione che una volta veniva festeggiata l’8 settembre, giorno della natività di Maria, mentre oggi viene festeggiata la prima domenica di settembre.
E’ una delle feste importanti, e di certo la più sentita, quella dedicata alla madre e protettrice, la Madonna delle Grazie.
A lei guardano i fedeli perché si sentono rappresentati in ciò che sentono più vero e che desiderano di più: l’amore verso Cristo. Alla Madonna si rivolgono per chiedere la protezione per sé, per le famiglie, per tutti i figli che risiedono lontano dalla loro casa, per gli ammalati e gli anziani.
San Michele Arcangelo
Inizi di Agosto (data variabile)
feste - Anversa degli Abruzzi - Zoom Il nome dell’arcangelo Michele, che significa "chi è come Dio ?”, è citato cinque volte nella Sacra Scrittura; tre volte nel libro di Daniele, una volta nel libro di Giuda e nell’Apocalisse di S. Giovanni Evangelista e in tutte le cinque volte egli è considerato "capo supremo dell’esercito celeste”, cioè degli angeli in guerra contro il male, che nell’Apocalisse è rappresentato da un dragone con i suoi angeli; esso sconfitto nella lotta, fu scacciato dai cieli e precipitato sulla terra.
In altre scritture, il dragone è un angelo che aveva voluto farsi grande quanto Dio e che Dio fece scacciare, facendolo precipitare dall’alto verso il basso, insieme ai suoi angeli che lo seguivano.
Michele è stato sempre rappresentato e venerato come l’angelo-guerriero di Dio, rivestito di armatura dorata in perenne lotta contro il Demonio, che continua nel mondo a spargere il male e la ribellione contro Dio.
Dopo l’affermazione del cristianesimo, il culto per S. Michele, che già nel mondo pagano equivaleva ad una divinità, ebbe in Oriente una diffusione enorme. La sua celebrazione avveniva in tanti giorni diversi del calendario. Non c’è Stato orientale e nord africano, che non possegga oggetti, stele, documenti, edifici sacri, che testimoniano la grande venerazione per il santo condottiero degli angeli, che specie nei primi secoli della Chiesa, gli venne tributata.
In Italia sano tanti i posti dove sorgevano cappelle, oratori, grotte, chiese, colline e monti tutti intitolati all’arcangelo Michele.
Per la sua caratteristica di "guerriero celeste” S. Michele è patrono degli spadaccini, dei maestri d’armi; poi dei doratori, dei commercianti, di tutti i mestieri che usano la bilancia, i farmacisti, pasticcieri, droghieri, merciai; fabbricanti di tinozze, inoltre è patrono dei radiologi e della Polizia.
Difensore della Chiesa, la sua statua compare sulla sommità di Castel S. Angelo a Roma, che come è noto era diventata una fortezza in difesa del Pontefice; protettore del popolo cristiano
Madonna della Consolata
9 settembre
feste - Anversa degli Abruzzi - Zoom La festa più importante di Anversa è quella dedicata alla Madonna della Consolata. Una volta veniva festeggiata l’8 settembre, giorno della natività di Maria, mentre oggi viene festeggiata la prima domenica di settembre (la domenica successiva alla festa della Madonna di Loreto). Il popolo offriva tutto ciò che poteva agli organizzatori perché la festa fosse bella e appariscente. Di solito suonava la banda di Introdacqua; i fuochi d’artificio erano affidati a Luigi Ceri, di Castelvecchio Subequo. Insomma, il meglio che offrisse il mercato.
La devozione verso la Consolata è certamente la più sentita oltre ad essere la più antica. Le origini sono remote, secondo la tradizione il protovescovo S. Massimo fu il costruttore di un’antica chiesa mariana proprio a ridosso delle mura di Torino, presso la torre angolare i cui resti sono ancora visibili. Simbolicamente allineato alle antiche mura, a prova della protezione, sorge oggi l’altare maggiore in cui è collocata la veneratissima effige. Originale è il titolo di "Consolata”, probabilmente un’antica storpiatura dialettale, la Consolà, del più consueto Consolatrix afflictorum. Nella storia remota sull’origine del Santuario troviamo l’anziano Re Arduino di Ivrea che, ritiratosi nell’Abbazia di Fruttuaria, ebbe in sogno disposizione dalla Madonna, insieme a S. Benedetto e S. Maria Maddalena, di costruire tre chiese a lei dedicate: la Consolata, Belmonte nel Canavese e Crea nel Monferrato.

La festa si celebra, preceduta dalla solenne novena, il 20 giugno. Al tramonto del sole la statua argentea viene condotta in processione per le vie del centro cittadino. Migliaia di fedeli la seguono preceduti da tutti i religiosi e le religiose della città, da tutte le confraternite e dalle associazioni cattoliche di volontariato.


San Costanzo
Inizi di Ottobre (data variabile)
feste - Anversa degli Abruzzi - Zoom Già nella metà del II secolo, Costanzo era un giovane cristiano che emergeva nella Chiesa di Perugia per il suo zelo e la sua generosità verso i poveri, unita a una grande severità verso se stesso. Venne eletto vescovo molto giovane, appena trentenne e fu saggio nell'apostolato, maturo nella carità e saldo nell'autorità.
Costanzo fu denunciato probabilmente da qualcuno che aveva intenzione di mettere le mani sulle ricchezze della Chiesa, consegnate dai fedeli e destinate ai poveri. Venne torturato a lungo e crudelmente, insieme a molti suoi compagni di fede.
Secondo alcune testimonianze sarebbe stato rinchiuso nel calidarium delle terme romane, dove i cittadini rispettabili e raffinati facevano il bagno di vapore; in quella occasione però il calidarium venne riscaldato alla stessa temperatura di un forno, ma San Costanzo ne uscì incolume.
Ebbe la grazia di convertire i suoi guardiani e poté scappare una prima volta. Chiamato di nuovo in giudizio, fu condannato a camminare sui carboni ardenti. Ma né questo, né altri supplizi ebbero potere su di lui. Liberato miracolosamente e arrestato una terza volta, fu decapitato verso l'anno 178.
San Martino di Tours Vescovo
11 Novembre
feste - Anversa degli Abruzzi - Zoom Quattromila chiese dedicate a lui in Francia, e il suo nome dato a migliaia di paesi e villaggi; come anche in Italia, in altre parti d’Europa e nelle Americhe: Martino il supernazionale. Nasce in Pannonia (che si chiamerà poi Ungheria) da famiglia pagana e viene istruito sulla dottrina cristiana quando è ancora ragazzo, senza però il battesimo. Figlio di un ufficiale dell’esercito romano, si arruola a sua volta, giovanissimo, nella cavalleria imperiale, prestando poi servizio in Gallia. E’ in quest’epoca che può collocarsi l’episodio famosissimo di Martino a cavallo, che con la spada taglia in due il suo mantello militare, per difendere un mendicante dal freddo.
Lasciato l’esercito nel 356, raggiunge a Poitiers il dotto e combattivo vescovo Ilario: si sono conosciuti alcuni anni prima. Martino ha già ricevuto il battesimo (probabilmente ad Amiens) e Ilario lo ordina esorcista: un passo sulla via del sacerdozio. Per la sua posizione di prima fila nella lotta all’arianesimo, che aveva il sostegno della Corte, il vescovo Ilario viene esiliato in Frigia (Asia Minore); e quanto a Martino si fatica a seguirne la mobilità e l’attivismo, anche perché non tutte le notizie sono ben certe.
Fa probabilmente un viaggio in Pannonia, e verso il 356 passa anche per Milano. Più tardi lo troviamo in solitudine alla Gallinaria, un isolotto roccioso davanti ad Albenga, già rifugio di cristiani al tempo delle persecuzioni. Di qui Martino torna poi in Gallia, dove riceve il sacerdozio dal vescovo Ilario, rimpatriato nel 360 dal suo esilio. Un anno dopo fonda a Ligugé (a dodici chilometri da Poitiers) una comunità di asceti, che è considerata il primo monastero databile in Europa.
Quando muore a Candes, verso la mezzanotte di una domenica, si disputano il corpo gli abitanti di Poitiers e quelli di Tours. Questi ultimi, di notte, lo portano poi nella loro città per via d’acqua, lungo i fiumi Vienne e Loire. La sua festa si celebrerà nell’anniversario della sepoltura, e la cittadina di Candes si chiamerà Candes-Saint-Martin.


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